Gaetano Fiore, pittore, ricerca e trova la sua poetica in un gusto personalissimo, in un travaglio interiore d'ineccepibile valore per la coloristica di buon gusto e di sana presenza culturale. Il nostro artista non è un istintivo, né un improvvisativo, è un giovane pittore già in possesso di un mondo proprio, d'ingegnosa fantasia non priva di sicura originalità. La lievità del tocco, la ritmica simultaneità del segno, la luce eterea soffusa e brillante, sembrano scandire in un processo altamente tonale, le note musicali della lieve e bella musicalità Chopeniana.
Il Fiore, puntualizza la sua poetica in un gusto d'elevata fantasia nella varietà delle luci e nelle molteplici tonalità. Il segno fuso al colore all'unisono, eleva in potenza la chiave tonale, attraverso la quale, s'innerva una fisionomia plastica ed originale, multipla e all'infinito, quasi ai margini della trascendenza, in espressioni eteree che fanno sentire la visione di una magica realtà vitale.
È la ragione intima della sua creatività, l'innegabile base che diviene la chiave risolutiva del proprio discorso, tale discorso si libera dalle scorie fino a trasfigurare la realtà in una fascinosa visione, nella conclusiva impaginazione della propria estetica.
— Luigi Eboli, Parigi, 1987.
Torna a Giudizi Critici.
© 2007-2025 Gaetano Fiore. Tutti i diritti riservati.